Avendo mangiato pesante la scorsa sera ed essendomi riempito di involtini primavera e ravioli al vapore questa notte ho avuto gli incubi. E dunque, quale occasione migliore di questa per parlare di un quadro che,sulla fine del 1781, ha per la prima volta posto l'accento sull'universo interiore ed inesplorato dell'uomo?
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''L'incubo'' di Füssli (1781)
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Questo quadro, per quanto insensato e spaventoso possa sembrare, anticipa invece uno dei più grandi cambiamenti nella storia della pittura; in effetti questo dipinto è uno delle prime opere che introduce l'uomo nel lato più ombroso, scuro ed inesplorato della sua vita: la psiche. L'Incubo di Füssli mostra, in effetti, un'immagine ipnagogica (che riguarda la fase di torpore che precede immediatamente il sonno) e rappresenta la dimensione onirica, sconosciuta e misteriosa all'epoca. Questa dimensione sarà poi esplorata e teorizzata tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, soprattutto con gli studi compiuti da Freud sull'interpretazione dei sogni. Il contesto del quadro è una camera da letto, che ci introduce già da subito in uno spazio intimo e privato nel quale possiamo osservare tre soggetti (il cavallo, il mostro, la ragazza) disposti in modo piramidale. Il vertice della piramide è rappresentato dall'incontro delle ''tende scure'' al di sopra del cavallo.
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